| PZN | IT020177010 |
| Производитель | I.B.N. Savio Srl |
| Форма | Капсулы |
| Ёмкость | 0 |
| Рецепт | да |
|
14.42 €
|
Antiinfettivi intestinali.
Paromomicina solfato.
Talco, gelatina, titanio biossido.
Infezioni del tratto intestinale da germi sensibili (E. Coli, Shigelle, Salmonelle escluso S.tiphy ecc.); sterilizzazione del contenuto intestinale nella preparazione ad interventi sull'intestino; amebiasi intestinale (acuta e cronica); coadiuvante nel trattamento del coma epatico (per sterilizzazione della flora intestinale produttrice d'ammoniaca).
Ipersensibilita' verso il farmaco; gravi lesioni ulcerative o occlusione intestinale anche parziale per evitare il rischio di assorbimento superiore al normale; bambini al di sotto di due anni; insufficienza renale; sindromi miasteniche; sindromi da malassorbimento.
Le posologie, espresse in mg di paromomicina base, per le diverse indicazioni, sono le seguenti. Dissenterie batteriche: 35/50 mg/kg di peso(negli adulti 2-3 g). E' consigliabile la sospensione della terapia u na volta cessata la sintomatologia legata all'infezione (il trattamento, in genere, non va prolungato oltre i 3-5 giorni). Amebiasi: 25/35 mg/kg di peso, somministrati in 3 dosi in corrispondenza dei pasti, per5-10 giorni. Nelle forme particolarmente resistenti, la dose puo' ess ere aumentata a giudizio del medico. Sterilizzazione pre-operatoria dell'intestino: 35 mg/kg di peso per 4 giorni. Sterilizzazione dell'intestino in corso di coma epatico: adulti: dose media 4 g al giorno, opportunamente frazionati nella giornata, per 5-6 giorni.
Nessuna.
A seguito di somministrazione protratta puo' verificarsi sviluppo di microrganismi non sensibili: in tal caso il paziente deve essere tenutosotto attento controllo istituendo una terapia idonea. La paromomicin a di norma non viene assorbita dal tubo digerente, ma si puo' verificare un assorbimento abnorme, ed in misura poco prevedibile, a livello delle lesioni della mucosa intestinale; quindi poiche' l'antibiotico e'potenzialmente oto e nefrotossico, e' consigliabile, specie nelle ter apie di lunga durata, eseguire periodici controlli della funzionalita'renale ed esami audiometrici. Non dovrebbero somministrarsi contempor aneamente farmaci antichinetosici perche' questi potrebbero impedire di accorgersi in tempo utile di segni iniziali di ototossicita'. Particolare cautela occorre nel trattamento di pazienti con affezioni renalianche di modesta gravita' onde rilevare l'eventuale accumulo di picco le dosi di antibiotico che talora possano essere assorbite specie al livello di lesioni intestinali. Analoga cautela occorre negli epatopazienti. Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Non somministrare l'antibiotico contemporaneamente ad altri agenti potenzialmente nefrotossici quali: kanamicina, streptomicina, neomicina, ecc.
Quando il farmaco viene somministrato a dosi elevate (superiori a 3 g al giorno), e' stata osservata in alcuni soggetti la comparsa di diarrea, crampi addominali, sensazione di nausea. Inoltre, in casi di abnorme assorbimento, specie con dosi elevate o eccessive, sono stati riportati fenomeni di nefrotossicita' (con oliguria, albuminuria, ematuria,ecc..) o di ototossicita' (con vertigini, ronzii, ipoacusia). Raramen te segnalate reazioni di ipersensibilita' con eruzioni cutanee di diverso tipo o sede.
Nelle donne in stato di gravidanza, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita'.
Antiinfettivi intestinali.
Paromomicina solfato.
Talco, gelatina, titanio biossido.
Infezioni del tratto intestinale da germi sensibili (E. Coli, Shigelle, Salmonelle escluso S.tiphy ecc.); sterilizzazione del contenuto intestinale nella preparazione ad interventi sull'intestino; amebiasi intestinale (acuta e cronica); coadiuvante nel trattamento del coma epatico (per sterilizzazione della flora intestinale produttrice d'ammoniaca).
Ipersensibilita' verso il farmaco; gravi lesioni ulcerative o occlusione intestinale anche parziale per evitare il rischio di assorbimento superiore al normale; bambini al di sotto di due anni; insufficienza renale; sindromi miasteniche; sindromi da malassorbimento.
Le posologie, espresse in mg di paromomicina base, per le diverse indicazioni, sono le seguenti. Dissenterie batteriche: 35/50 mg/kg di peso(negli adulti 2-3 g). E' consigliabile la sospensione della terapia u na volta cessata la sintomatologia legata all'infezione (il trattamento, in genere, non va prolungato oltre i 3-5 giorni). Amebiasi: 25/35 mg/kg di peso, somministrati in 3 dosi in corrispondenza dei pasti, per5-10 giorni. Nelle forme particolarmente resistenti, la dose puo' ess ere aumentata a giudizio del medico. Sterilizzazione pre-operatoria dell'intestino: 35 mg/kg di peso per 4 giorni. Sterilizzazione dell'intestino in corso di coma epatico: adulti: dose media 4 g al giorno, opportunamente frazionati nella giornata, per 5-6 giorni.
Nessuna.
A seguito di somministrazione protratta puo' verificarsi sviluppo di microrganismi non sensibili: in tal caso il paziente deve essere tenutosotto attento controllo istituendo una terapia idonea. La paromomicin a di norma non viene assorbita dal tubo digerente, ma si puo' verificare un assorbimento abnorme, ed in misura poco prevedibile, a livello delle lesioni della mucosa intestinale; quindi poiche' l'antibiotico e'potenzialmente oto e nefrotossico, e' consigliabile, specie nelle ter apie di lunga durata, eseguire periodici controlli della funzionalita'renale ed esami audiometrici. Non dovrebbero somministrarsi contempor aneamente farmaci antichinetosici perche' questi potrebbero impedire di accorgersi in tempo utile di segni iniziali di ototossicita'. Particolare cautela occorre nel trattamento di pazienti con affezioni renalianche di modesta gravita' onde rilevare l'eventuale accumulo di picco le dosi di antibiotico che talora possano essere assorbite specie al livello di lesioni intestinali. Analoga cautela occorre negli epatopazienti. Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Non somministrare l'antibiotico contemporaneamente ad altri agenti potenzialmente nefrotossici quali: kanamicina, streptomicina, neomicina, ecc.
Quando il farmaco viene somministrato a dosi elevate (superiori a 3 g al giorno), e' stata osservata in alcuni soggetti la comparsa di diarrea, crampi addominali, sensazione di nausea. Inoltre, in casi di abnorme assorbimento, specie con dosi elevate o eccessive, sono stati riportati fenomeni di nefrotossicita' (con oliguria, albuminuria, ematuria,ecc..) o di ototossicita' (con vertigini, ronzii, ipoacusia). Raramen te segnalate reazioni di ipersensibilita' con eruzioni cutanee di diverso tipo o sede.
Nelle donne in stato di gravidanza, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita'.