| PZN | IT033134026 |
| Производитель | Ph&t Spa |
| Форма | Порошок и растворитель раствора для инъекций |
| Ёмкость | 0 |
| Рецепт | да |
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126.83 €
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NEOSTESIN POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO ENDOVENOSO
Neostesin - Ev Fl 3mg+f
Preparati ormonali sistemici, ormoni anticrescita.
Somatostatina ciclica acetato.
Polvere liofilizzata: mannitolo. Fiala solvente: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
Gravi emorragie acute del tratto gastroenterico superiore. Trattamentoprofilattico delle complicazioni postoperatorie conseguenti ad interv enti sul pancreas. Trattamento delle fistole pancreatiche e delle pancreatiti acute. Trattamento coadiuvante della chetoacidosi diabetica.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Gravidanza ed allattamento.
Trattamento per via endovenosa. Nelle emorragie acute del tratto gastroenterico superiore, somministrare per infusione venosa continua 3,5 mcg/kg/ora in soluzione fisiologica sterile apirogena. In taluni casi la somministrazione per fleboclisi puo' essere preceduta da una iniezione endovenosa lenta (non meno di 3 minuti) di una fiala da 250 mcg, controllando i valori della pressione arteriosa. Accertato l'arresto dell'emorragia, il trattamento dovra' essere proseguito per 48-72 ore al fine di evitare il risanguinamento. La durata complessiva del trattamento non dovra' superare le 120 ore; infatti l'utilita' di tempi di infusione piu' lunghi non e' ancora stata accertata. Per la prevenzione delle complicazioni postoperatorie conseguenti ad interventi sul pancreas e' consigliabile somministrare il prodotto contemporaneamente all'atto chirurgico e tenere il paziente sotto trattamento profilattico per5 giorni dopo l'intervento. Per il trattamento delle fistole pancreat iche e delle pancreatiti acute e' consigliabile la somministrazione di3,5 mcg/kg/ora per infusione endovenosa continua per 7-10 giorni. Qua lora la gravita' del caso lo richiedesse, la somministrazione del prodotto puo' essere protratta per un periodo di 15 giorni consecutivi di terapia. Come coadiuvante nel trattamento della chetoacidosi diabetica, la somatostatina e' stata impiegata con successo somministrata concomitantemente all'insulina: l'infusione di 100-500 mcg/ora di somatostatina, accompagnata dalla contemporanea somministrazione di insulina (bolus di 10 U.I.+ infusione di 1-4,8 U.I./ora) si e' dimostrata capace di normalizzare i livelli glicemici entro 4 ore e di risolvere l'acidosi in 3 ore.
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C ed al riparo dallaluce.
Somatostatina deve essere somministrata tenendo il paziente sotto stretto controllo. A causa del suo effetto inibitorio sulla secrezione di insulina e di glucagone, la somatostatina deve essere somministrata con cautela in pazienti emorragici insulino-dipendenti. In tali pazientipuo' verificarsi un'ipoglicemia temporanea che puo' essere seguita do po 2-3 ore da iperglicemia. E' consigliabile quindi controllare la glicemia ad intervalli regolari cercando di evitare l'apporto supplementare di zucchero che porterebbe ad un aumento della dose di insulina.
Somatostatina non deve essere somministrata con soluzioni che contengono glucosio o fruttosio. Essa prolunga l'effetto ipnotico dell'esobarbitale e potenzia l'azione convulsivante del pentetrazolo, pertanto nondeve essere somministrata in concomitanza con questi farmaci ma solo dopo che il loro effetto e' terminato.
La somministrazione di somatostatina puo' causare transitorio senso dinausea, talora con vomito, vertigini e calore al volto. Cio' si verif ica soprattutto quando il farmaco e' iniettato per via endovenosa troppo rapidamente e non durante l'infusione continua. Raramente e' stata segnalata ipotensione ortostatica. E' stata segnalata la possibilita' che la somministrazione per bolo endovenoso possa dare luogo ad arresto respiratorio. Sono stati segnalati, inoltre: vomito, diarrea e dolori addominali; ipersecrezione di rimbalzo dell'ormone della crescita e altri ormoni dopo l'interruzione del trattamento e, meno frequentemente, ridotta tolleranza al glucosio, aritmia, iponatremia.
Somatostatina e' controindicata in gravidanza e allattamento.
NEOSTESIN POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO ENDOVENOSO
Neostesin - Ev Fl 3mg+f
Preparati ormonali sistemici, ormoni anticrescita.
Somatostatina ciclica acetato.
Polvere liofilizzata: mannitolo. Fiala solvente: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
Gravi emorragie acute del tratto gastroenterico superiore. Trattamentoprofilattico delle complicazioni postoperatorie conseguenti ad interv enti sul pancreas. Trattamento delle fistole pancreatiche e delle pancreatiti acute. Trattamento coadiuvante della chetoacidosi diabetica.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Gravidanza ed allattamento.
Trattamento per via endovenosa. Nelle emorragie acute del tratto gastroenterico superiore, somministrare per infusione venosa continua 3,5 mcg/kg/ora in soluzione fisiologica sterile apirogena. In taluni casi la somministrazione per fleboclisi puo' essere preceduta da una iniezione endovenosa lenta (non meno di 3 minuti) di una fiala da 250 mcg, controllando i valori della pressione arteriosa. Accertato l'arresto dell'emorragia, il trattamento dovra' essere proseguito per 48-72 ore al fine di evitare il risanguinamento. La durata complessiva del trattamento non dovra' superare le 120 ore; infatti l'utilita' di tempi di infusione piu' lunghi non e' ancora stata accertata. Per la prevenzione delle complicazioni postoperatorie conseguenti ad interventi sul pancreas e' consigliabile somministrare il prodotto contemporaneamente all'atto chirurgico e tenere il paziente sotto trattamento profilattico per5 giorni dopo l'intervento. Per il trattamento delle fistole pancreat iche e delle pancreatiti acute e' consigliabile la somministrazione di3,5 mcg/kg/ora per infusione endovenosa continua per 7-10 giorni. Qua lora la gravita' del caso lo richiedesse, la somministrazione del prodotto puo' essere protratta per un periodo di 15 giorni consecutivi di terapia. Come coadiuvante nel trattamento della chetoacidosi diabetica, la somatostatina e' stata impiegata con successo somministrata concomitantemente all'insulina: l'infusione di 100-500 mcg/ora di somatostatina, accompagnata dalla contemporanea somministrazione di insulina (bolus di 10 U.I.+ infusione di 1-4,8 U.I./ora) si e' dimostrata capace di normalizzare i livelli glicemici entro 4 ore e di risolvere l'acidosi in 3 ore.
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C ed al riparo dallaluce.
Somatostatina deve essere somministrata tenendo il paziente sotto stretto controllo. A causa del suo effetto inibitorio sulla secrezione di insulina e di glucagone, la somatostatina deve essere somministrata con cautela in pazienti emorragici insulino-dipendenti. In tali pazientipuo' verificarsi un'ipoglicemia temporanea che puo' essere seguita do po 2-3 ore da iperglicemia. E' consigliabile quindi controllare la glicemia ad intervalli regolari cercando di evitare l'apporto supplementare di zucchero che porterebbe ad un aumento della dose di insulina.
Somatostatina non deve essere somministrata con soluzioni che contengono glucosio o fruttosio. Essa prolunga l'effetto ipnotico dell'esobarbitale e potenzia l'azione convulsivante del pentetrazolo, pertanto nondeve essere somministrata in concomitanza con questi farmaci ma solo dopo che il loro effetto e' terminato.
La somministrazione di somatostatina puo' causare transitorio senso dinausea, talora con vomito, vertigini e calore al volto. Cio' si verif ica soprattutto quando il farmaco e' iniettato per via endovenosa troppo rapidamente e non durante l'infusione continua. Raramente e' stata segnalata ipotensione ortostatica. E' stata segnalata la possibilita' che la somministrazione per bolo endovenoso possa dare luogo ad arresto respiratorio. Sono stati segnalati, inoltre: vomito, diarrea e dolori addominali; ipersecrezione di rimbalzo dell'ormone della crescita e altri ormoni dopo l'interruzione del trattamento e, meno frequentemente, ridotta tolleranza al glucosio, aritmia, iponatremia.
Somatostatina e' controindicata in gravidanza e allattamento.